Orchidea Phalaenopsis
caratteristiche, cura e consigli per la regina delle orchidee

Orchidea PhalAenopsis
Origini e caratteristiche
L’orchidea Phalaenopsis, conosciuta anche come “orchidea farfalla” per la forma elegante dei suoi fiori, è originaria del Pacifico del Sud, delle Filippine, dell’Australia, della Thailandia e dell’Indonesia. È una delle piante fiorite più famose e apprezzate al mondo, simbolo di bellezza ed eleganza.
Ama temperature comprese tra i
16°C e i 24°C, un ambiente luminoso ma non esposto alla luce solare diretta, e soffre particolarmente gli sbalzi termici e il freddo. Con le giuste cure può vivere anche per decenni e regala generalmente una splendida fioritura di almeno due mesi tra
dicembre e aprile.
Consigli di cura per una fioritura raffinata
Con poche attenzioni costanti, la
Phalaenopsis saprà ripagarti con fioriture generose,
durature ed eleganti, trasformando ogni spazio in un angolo di bellezza raffinata.

Rinvaso
Per mantenere la Phalaenopsis in salute è importante effettuare il rinvaso periodico. Qualche giorno prima dell’operazione la pianta va innaffiata bene, così da facilitare l’estrazione del pane radicale. Successivamente si rimuove il vecchio substrato, si eliminano le radici danneggiate o marce e si lava accuratamente l’apparato radicale, lasciandolo poi asciugare per qualche ora.
La pianta va quindi posizionata in un nuovo vaso con
substrato specifico per orchidee e annaffiata tramite immersione in acqua tiepida. Nei primi trenta giorni è bene evitare qualsiasi concimazione.

Potatura
Dopo la sfioritura è consigliato tagliare interamente il ramo dalla base: da qui nascerà un nuovo stelo che produrrà fiori più forti e duraturi. Per favorire la rifioritura, la pianta va collocata in un luogo molto luminoso, avendo cura di non coprire le radici con un coprivaso, così che possano respirare e ricevere la giusta quantità di luce.

Concimazione
Le orchidee hanno bisogno di nutrienti specifici per crescere sane e garantire fioriture abbondanti. Durante l’inverno la Phalaenopsis va concimata una volta al mese, mentre nel resto dell’anno ogni due settimane.
Gli elementi fondamentali sono azoto, fosforo e potassio, ma sul mercato esistono fertilizzanti formulati appositamente per orchidee: è importante seguire attentamente le istruzioni del produttore per non danneggiare la pianta.

Innaffiatura
L’innaffiatura è un aspetto cruciale nella cura della Phalaenopsis. Questa orchidea va bagnata solo quando il substrato risulta asciutto e le radici assumono una colorazione argento. Tra un’annaffiatura e l’altra è essenziale che le radici restino ben asciutte per evitare ristagni d’acqua.
Il metodo migliore consiste nell’immergere il vaso in acqua a temperatura ambiente per alcuni minuti, circa ogni 7–10 giorni. In alternativa, si può
nebulizzare il terreno ogni 4–5 giorni, facendo sempre attenzione a non bagnare le foglie.

Luce ed esposizione
Per il benessere della pianta è fondamentale scegliere la giusta collocazione: la Phalaenopsis deve stare in un ambiente molto luminoso, ma al riparo dalla luce solare diretta. È importante tenerla lontana da fonti di calore, correnti d’aria e freddo, evitando di posizionarla all’esterno.
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